Questo ritratto è conservato ad Amelia nella Pinacotea del museo Archeologico “Edilberto Rosa”.
E’ da considerarsi “presunto”: in realtà si tratterebbe di un ritratto di Paolo Torelli, Vescovo di Rossano Calabro dal 1624 al 1629, nipote di papa Paolo V, come si è scoperto da una scritta sul retro della tela, in occasione di un restauro del dipinto effettuato nel 1992, che attribuisce l’opera al pittore bolognese Tommaso Campana che lo eseguì nel 1628 (quando Torelli aveva 52 Anni).
Peraltro, sul foglio di carta che il personaggio ritratto tiene in mano, c’era scritto proprio “quel nome”Paolo Torello, arcivescovo di Rossano”: ma tale scritta è stata successivamente cancellata da una pennellata di bianco, e sostituita poi da un’altra, posta in alto a sinistra, che identificava diversamente il soggetto: Alexander Geraldinus episcopi Sancti Dominici Indiarum occidentalium.