Convegno Internazionale 2024 – Amelia

Il “Comitato Nazionale per le celebrazioni del Quinto Centenario della morte di mons. Alessandro Geraldini, “primo” vescovo residente delle Americhe (Amelia 1455 – Santo Domingo † 8.3.1524), organizza un Convegno internazionale di studi sulla figura e l’opera del personaggio, e al tempo stesso sul quadro del contesto culturale e storico dell’Europa e delle Americhe tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento.

Le relazioni avranno carattere interdisciplinare, imperniandosi su riflessioni storiche, politiche, religiose, teologiche, sociali, economiche, filologiche e storico-letterarie. Prendono parte al Convegno tra i più importanti studiosi della storia, della letteratura e della politica dell’età umanistico-rinascimentale, e dei rapporti dell’Europa con il “Nuovo Mondo”.

La figura e l’opera del celebrando saranno dunque analizzate in quanto tali, e nel contesto storico in cui ebbero vita. La tematica, peraltro, del rapporto con l’ “altro” è quanto mai attuale, e non riguarda solo la Spagna e l’America, come nel sec. XVI, ma tutto il pianeta. Geraldini è un “filtro” eccellente per questo: la sua potente cultura umanistica è chiamata a pensare (e ad agire!) su questo rapporto, e la mediazione è tutt’altro che semplice e sbrigativa. Infine, ulteriore problema storiografico insito nel tema del Convegno è la attuale forma di revisionismo che sta attraversano la storiografia contemporanea relativamente alla figura di Cristoforo Colombo.

Il convegno è organizzato in Italia, ad Amelia in provincia di Terni, nei giorni 15, 16 e 17 Novembre 2024

Buona parte degli “Abstract” del convegno sono già disponibili dopo l’elenco dei Relatori: cliccando su ogni singolo relatore è possibile raggiungere direttamente il pertinente abstract ove già pervenuto.

Programma del Convegno

Venerdì 15 Novembre 2024 – Sala Boccarini

  • 16:00 Saluti Istituzionali S.E. Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia
  • Laura Pernazza Presidente della Provincia di Terni, Sindaco di Amelia
  • Elide Rossi Assessore alla Cultura del Comune di Amelia
  • Alessandro Geraldini discendente del celebrato
  • Enrico Menestò Accademico dei Lincei
  • 17:30 Prolusione Edoardo D’Angelo Presidente del Comitato Nazionale
  • 18:00 Lectio Magistralis “Mediterraneo e Atlantico all’alba dell’Età Moderna”
    Guglielmo de Giovanni – Centelles Accademico dei Virtuosi al Pantheon
  • 19:00 “Cristoforo Colombo per Alessandro Geraldini e per Girolamo Fracastoro”
    Stefano Pittaluga Universitå di Genova

Sabato 16 Novembre 2024 – Sala Boccarini

  • 9:30 Martin Früh : “Tu princeps operis. La imagen de Juana de Aragon, hija del rey Fernando el
    Catölico, en la obra lirica de Antonio Geraldini “
  • 10:00 Daniele Arciello Universidad de León : “L’inclusione di alcuni capitoli dell’opera di Joao Bermudes nella copia italiana dell’ Itinerarium di Alessandro Geraldini”
  • 10.30 Guido A. Bonomini Universidade Federal Fluminense – Rio de Janeiro : “La Gratiosae matris
    querela di Antonio Geraldini”
  • 11.00 Gemma Colesanti Consiglio Nazionale delle Ricerche : “Napoli alla fine nel Commonwealth
    aragonese e le prime relazioni con le Americhe”
    11.30 Pausa
  • 12.00 Laura Vangone Universitå della Campania “Luigi Vanvitelli” : “Le Odi a Paolo Il di Antonio
    Geraldini”
  • 12.30 Pierluigi Crovetto Università di Genova “Il “descrubrimiento humano” dell’America. Miti,
    congetture e smentite: risvegli. Modelli e paradigmi coniati ab antiquo e non del tutto inservibili, oggi.”
  • 13.00 Pausa Pranzo
  • 16.00 Carmen Gonzalez Vazquez Universidad Autonoma de Madrid : “Alessandro Geraldini e il suo
    Itinerarium: la visione del proprio mondo e dell’altro”
  • 16.30 Paolo Pontari Università di Pisa : “Prime indagini sulle inedite Vitae summorum pontificum di
    Alessandro Geraldini”
  • 17.00 Gerard Gonzàlez Germain Universitat Autònoma de Barcelona “Gli interessi epigrafici di
    Alessandro Geraldini e i suoi Monumenta antiquitatum Romanarum”
  • 17.30 Kimberly Campanello University of Leeds / Devers Program in Dante Studies (University of
    Notre-Dame, Indiana) : “Questo nodo / credo ch’i vidi: Alessandro Geraldinil Volturara Appula I Elkhart, Indiana”
  • 18.00 Emilio Lucci Archivio Storico Diocesano Amelia “La famiglia materna del vescovo Alessandro
    Geraldini”

Domenica 17 Novembre 2024 – Sala Boccarini

  • 9.30 (da remoto) Jesús Paniagua Pérez Universidad de Leon : “Alessandro Geraldini y los inicios del
    canibalismo como parte de la alegoria de America”
  • 10.00 (da remoto) John K. Thornton Boston University : “African Place Names in Alessandro
    Geraldinis’ Itinerarium”
  • 10.30 Francesco Canali Deputazione Storia Patria per l’Umbria : “Addita superibus mitis oliva:
    sull’araldica di casa Geraldini e sulla sua evoluzione”
  • 11.00 Conclusioni e Tavola Rotonda di chiusura coordina Francesco Scoppola

Relatori del Convegno


Abstracts

Daniele Arciello
(Universidad de León)

L’inclusione di alcuni capitoli dell’opera di Joao Bermudes nella copia italiana dell’Itinerarium di Alessandro Geraldini Il ms. 1169 conservato presso la Biblioteca Nacional de Portugal, Fundo Geral, presenta alcune peculiarità rispetto alle copie in latino dello scritto di Alessandro Geraldini, l’Itinerarium ad regiones sub aequinoctiali plaga constitutas. Al di là di alcune caratteristiche uniche legate alla struttura delmanoscritto, come per esempio i diversi titoli del testo che appaiono in più punti all’interno dell’opera, è interessante l’annessione della traduzione dal portoghese all’italiano, posta subito dopo la conclusione dell’Itinerarium, di alcuni capitoli scritti da João Bermudes (o Bermudez), estratti dal suo testo odeporico Esta he hu[m]a breue relação da embaixada q[ue] o patriarcha dõ Ioão Bermudez trouxe do Emperador da Ethiopia (1565). Pare che la versione italiana del racconto del vescovo e i menzionati capitoli siano opera di Pompeo Mongallo, di cui non si dispone di molte notizie. Alla luce di quanto detto, questo studio propone analizzare gli aspetti storici e lessicali della traduzione della Breue relação di Bermudes, indagando altresì sulle motivazioni che spinsero Mongallo (o un possibile altro copista sconosciuto) a complementare l’Itinerarium con questa relazione sull’Africa del XVI secolo.

Guido A. Bonomini
 (Universidade Federal Fluminense – Rio de Janeiro)
La Gratiosae matris querela di Antonio Geraldini

L’Elegia di Graziosa è un interessante testo in cui Antonio Geraldini, fratello uterino di Alessandro, immagina di ricevere da sua madre Graziosa una lettera in versi in cui la madre lo rimprovera di aver abbandonato lei, la famiglia e la patria, Amelia. Il poeta risponde. Si tratta di una discesa del poeta nel proprio intimo, attraverso un’analisi dei rapporti familiari, affettivi, politici e diplomatici.

Kimberly Campanello
(University of LeedsUniversity of Notre Dame, Indiana)
Questo nodo / credo ch’i vidi
Alessandro Geraldini | Voltuara Appula | Elkhart, Indiana

We need to acknowledge the tangledness and complexity of our history, and each of its many different threads. Patrick Griffin, Madden-Hennebry Family Professor of History at the University of Notre Dame on the covering of the Luigi Gregori Columbus Murals in the Main Building . I am in the process of translating Dante’s Commedia by directly invoking and expanding its textual apparatus and visual presentation from the incunabula to contemporary scholarly editions – e.g. commentaries, notes, illustrations and annotations. In my work, these textual elements integrate and narrate Dante’s text with the complexities and ties that arise from the people and place names circling outward from the land on which I was born and from which my ancestors came, and above all, from the languages spoken and unspoken at various times, for various reasons. My aim is for the wholeness of questo nodo / a sacred knot / a heart in flames to be acknowledged, allowing us to trace its threads, per l’affocato amore.  There is no shortage of hearts in Elkhart, Indiana, and Volturara Appula, Italy. Elkhart is on the land of the Bodéwadmik / Potawatomi people (the firekeepers) who named the town after the island at its centre that is shaped like the heart of the long-extinct elk. Likewise, the Basilica at the University of Notre Dame, down the road from Elkhart, is dedicated to the Sacred Heart. Volturara’s residents describe the mountain village as heart-shaped, and it is where Maria Gargani (an early follower of Padre Pio) founded the Sisters of the Sacred Heart. In the early 20th century, many volturaresi immigrated to Elkhart (including my own family), with an estimated 1500 descendants in the county and a population of less than 400 remaining in Italy. Notre Dame’s world-renowned reputation for Italian Studies was developed to a great extent by Professor Pasquale Mario Pirchio (b. 1912, Volturara Appula). Volturara is also where Alessandro Geraldini was bishop before he took his seat in Santo Domingo, and all this, in conjunction with the complex histories of the Italian peninsula and the northern Midwest, eventually led to the installation of the Columbus murals on Notre Dame campus (1884), and to my birth in Elkhart.  For this talk, I will read from my poetry and discuss my aims and process, which includes my engagement with the invaluable academic work of Professor Edoardo D’Angelo and other Geraldini specialists, along with research in the parish records of St Vincent de Paul (Elkhart, Indiana), tribal documents digitised by Dr Blaire Morseau for the Pokagan Band of the Pottawatomi Government, records in the Commune of Volturara Appula, and materials in the archives and the Zahm Dante Collection at the University of Notre Dame. 

Gemma Colesanti
(Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Napoli  alla fine nel Commonwealth aragonese  e le prime relazioni con le Americhe 

Pier Luigi Crovetto
(Università di Genova)
Il “descrubrimiento humano” dell’America.
Miti, congetture e smentite: risvegli.

Modelli e paradigmi coniati ab antiquo e non del tutto inservibili, oggi.

Dal classico El descubrimiento humano de América di Demetrio Ramos Pérez alla Conquête d’Amérique di Tzvetan Todorov, ai saggi di Serge Grusinski e Carmen Bernard, per giungere alle Visiones de los vencidos di Miguel León Portilla, la storia della Scoperta del Nuovo Mondo ha incrociato la Question de l’Autre, il grande tema dello scontro/incontro dell’europeo con il remoto da sé. Il presente intervento tenta di proiettare modelli e paradigmi dell’allora sulla nostra travagliata contemporaneità. From the classic El descubrimiento humano de América by Demetrio Ramos Pérez to Tzvetan Todorov’s Conquête d’Amérique, to the essays by Serge Grusinski and Carmen Bernard, and the Visiones de los vencidos by Miguel León Portilla, the history of the Discovery of the New World intersected with the Question de l’Autre, the great theme of the clash/encounter of the European with the remote Other. The present paper attempts to project patterns and paradigms of the then onto our troubled contemporaneity.

Martin Früh
Tu princeps operis 
La imagen de Juana de Aragón,

hija natural del rey Fernando el Católico,
en la obra lírica de Antonio Geraldini

Ya se ha investigado varias veces el papel que tuvieron los hermanos Geraldini en el marco de la educación de los hijos del rey Fernando el Católico. Conocemos sobre todo la función que ejerció Alessandro Geraldini como preceptor de la infanta Catalina de Aragón (1485-1536), la futura esposa del rey Enrique VIII de Inglaterra. En cuanto a su hermano mayor Antonio Geraldini, se nota especialmente su vinculación con dos hijos naturales de don Fernando, Alonso de Aragón (c. 1469-1520), arzobispo de Zaragoza, y con Juana de Aragón, la futura duquesa de Frías (c. 1470-1522). Es a esta última que Antonio dedica sus dos libros de Carmina horacianos, y dentro de esta recopilación  destacan 4 odas que se dirijen directamente a ella. En la presente ponencia se analizan los modelos literarios usados por Antonio así como la intención de  los poemas, situándolos en el ambito cultural de aquella época.

Gerard González Germain
(Universitat Autònoma de Barcelona)
Gli interessi epigrafici di Alessandro Geraldini
e i suoi Monumenta antiquitatum Romanarum

Nell’Itinerarium di Alessandro Geraldini, la trascrizione di iscrizioni romane e africane gioca un ruolo così centrale che si è parlato di una vera “ossessione epigrafica” da parte dell’umanista di Amelia. Nel 2016, ho dimostrato come queste iscrizioni spurie (o più semplicemente ‘letterarie’) derivino da una serie di iscrizioni ispaniche – sia autentiche che false – raccolte da un altro umanista, al momento anonimo. Abbiamo ora condotto una simile indagine sulle tracce di questa silloge epigrafica nelle lettere e nelle orazioni di Geraldini. Questo ci aiuterà a stabilire la cronologia in cui egli avrebbe avuto accesso alla silloge e ci darà l’opportunità di considerare cosa siano i Monumenta antiquitatum Romanarum e veteribus inscriptionibus recollecta suis itineribus et studio, elencati da Onofrio Catenacci tra le opere di Alessandro Geraldini.

Carmen Gonzalez Vazquez
(Universidad Autonoma de Madrid)
Alessandro Geraldini e il suo Itinerarium: la visione del proprio mondo e dell’altro

Hago un refrito de mis publicaciones, porque el congreso va sobre la mirada del otro, a la que añado la mirada sobre sí mismo (personaje de su obra-metaficción- y obras de su personaje: tomar posesión de su episcopado). Interés literario por su retrato.

Emilio Lucci
(Archivio Storico Diocesano – Amelia)
La famiglia materna del vescovo Alessandro Geraldini

La relazione tratterà brevemente della famiglia materna (Geraldini) del vescovo Alessandro; poi dei due matrimoni di Graziosa, figlia di Matteo e quindi sorella dei vescovi Angelo (Sessa Aurunca) e Giovanni (Catanzaro); matrimoni con Andrea del Sognale, da cui nacque Antonio, protonotario e poeta, e poi con Pace Busitani, che fu padre di Alessandro. Si dirà anche delle relazioni che quest’ultimo mantenne con la città di Amelia, prima della partenza per l’America; per chiudere con alcune note sulla famiglia della sorella, Tullia, da cui discesero sia Onofrio, il Vicario di Santo Domingo, sia l’altro Onofrio, editore dell’Itinerarium, sia infine l’Alessandro Geraldini, nato nel palazzo di Borgo (ora via della Repubblica), che fu all’origine della confusione con il più illustre antenato, il vescovo, quando si decise (1926) di apporre la lapide commemorativa sul presunto luogo di nascita di quest’ultimo.

Jesús Paniagua Pérez
(Universidad de León)
Alessandro Geraldini y los inicios del canibalismo
como parte de la alegorìa de America

Alessandro Geraldini en su Itinerario, al llegar al Caribe, se extiende de una forma muy especial en el relato de los indios caribes, incidiendo sobre todo en su antropofagia. Sin duda, a cualquier europeo de la época aquella práctica le impresionaba, por lo que no tardó en asociarse a las Indias Occidentales desde el mismo momento de las descripciones del descubrimiento colombino. El prelado, en esa línea, magnificó aquella situación que, avanzando el siglo XVI, de la imagen textual se convertiría en imagen impresa, propagada por toda Europa a través de grabados como los de Galle, Ripa, Passe, etc., que hicieron de América una alegoría antropofágica, que perduró en el tiempo. Si los manuscritos de Geraldini proliferaron en Europa, también contribuirían a la formación de tal alegoría americana, pues los relatos del prelado resultan especialmente llamativos y suponemos que, en buena parte, son producto de su imaginación o de los relatos que le llegaron de forma escrita u oral.

S. Pittaluga
(Università di Genova)
Cristoforo Colombo per Alessandro Geraldini
e per Girolamo Fracastoro

Analisi delle convergenze e delle differenze nella percezione della figura di Cristoforo Colombo tra Alessandro Geraldini da un lato, e l’umanista veronese Girolamo Fracastoro († 1553). Si tratta di un vero intellettuale rinascimentale a tutto tondo (del genere di Leonardo): medico, filosofo, astronomo e poeta. Sul piano geo-astronomico è considerato il precursore di Copernico: nell’ Homocentrica  (trattato sulle sfere omocentriche, critica l’innaturalità del sistema astronomico di Tolomeo.

Paolo Pontari 
(Università di Pisa)
Prime indagini sulle inedite “Vitae summorum pontificum” di Alessandro Geraldini

Le Vitae summorum pontificum di Alessandro Geraldini, dedicatea papa Leone X, 
sono ancora oggi del tutto inedite e conservate in tre manoscritti, tutti databili tra il XVI e il XVII secolo.
In particolare, il ms. H 38 inf. della Biblioteca Ambrosiana, considerato autografo già da Antonio Ceruti, 
si configura come uno copia di lavoro, con numerose correzioni e notabilia

L’intervento si propone di illustrare e contestualizzare l’opera nell’ambito della produzione letteraria di Geraldini, con specifica attenzione al lavoro di revisione che emerge dagli interventi apposti sul codice Ambrosiano e alla storia di questo importante testimone manoscritto.

John K. Thornton
(Boston University)
African Place Names in Alessandro Geraldinis’ Itinerarium

My contribution will be to attempt to reidentify place names given in the African portions of Geraldini’s  Itinerarium.  In doing so I will offer suggestions and critiques of the attempts made by Carmen González Vásquez and Jesus Paniagua Pérez in the Spanish translation of the work, and where followed in the Italian translation of Edoardo d’Angelo and Rosa Manfredonia. Their work assumed that the locations (not the various inscriptions that accompanied them) were genuine and that the only task was to confirm the likely place names. However, I am beginning my analysis by assuming that Geraldini did not travel to Africa, and constructed this text from information known to him at the time he left.  Most modern identifications, as cited in González Vásquez and Paniagua Pérez, make use of primary source material that was not available except in unpublished MS or archival form, and thus could not have informed him. I start by pointing out that there would probably only be one printed source that would help Geraldini, this being Enciso’s Summa de Geographia, printed in Seville in 1519.  I am starting with the one place name which has a plausible connection to African history, that being the short statement on the victory of the king of Kongo against his pagan brother, which contains details that resemble those of Enciso.  From that point, I will then try to reevaluate other place names based on various texts that were available in 1522.

Laura Vangone
(Università di Bologna)
Le Odi a Paolo II di Antonio Geraldini.

Tra il 1467 e il 1468 Antonio Geraldini ha dedicato a papa Paolo II (1464-1471) un liber di 25 odi conservato, in copia di dedica, nel manoscritto Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3611. Per un totale di 926 versi, l’umanista, allievo di Grifone e fratello del vescovo Alessandro Geraldini, tesse le lodi del pontefice e di vari curiali tra cui il Bessarione e Rodrigo Borgia. Il Geraldini sposa la poesia di stampo cristiano con l’intonazione più esemplare della letteratura latina (Orazio, Virgilio, Ovidio) attingendo al contempo al suo bacino storico e mitologico. La veste formale delle odi è di fattura finemente classica: il poeta utilizza tutti i diversi sistemi metrici delle Odi e degli Epodi oraziani. L’intervento si propone allora di presentare questa silloge, edita nel 1893 da Belisario Geraldini, nei suoi aspetti storico-letterari illustrandone i principi di composizione e indagandone il ruolo nella produzione (non solo) poetica dell’umanista.